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Narvalo: cos’è, caratteristiche e comportamento

narvalo

In questa scheda parliamo del narvalo, un animale che merita di essere descritto e conosciuto. Il nome scientifico di questo animale è Monodon monocerones e nelle prossime sezioni vedremo in dettaglio cos’è, quali sono le caratteristiche di questo animale e qual è il comportamento tipico che ci si aspetta dai narvali.

Cos’è il narvalo?

Il narvalo è un animale acquatico che rientra nella famiglia dei Monodontidae ed è il secondo rappresentante di questa stessa famiglia, preceduto solo dal beluga. Il suo habitat naturale è il mar glaciale artico ed infatti è considerato il cetaceo che vive più a Nord. Un elemento da sottolineare è che l’animale ama vivere nelle vicinanze della banchisa polare e che è molto difficile rinvenirlo lontano da essa.

Nella Groenlandia e nel Canada si possono trovare le popolazioni più numerose di narvali. Di solito questo cetaceo predilige le acque molto salate e preferisce restare nelle acque profonde. Nel corso dei mesi estivi è possibile che si sposti in zone più meridionali, per ritornare poi a nord nel corso dei mesi invernali.

Caratteristiche di questo animale

E’ tempo ora di descrivere le caratteristiche del narvalo. Può raggiungere una lunghezza di circa 4 – 4,7 metri – ma da questa lunghezza deve essere escluso il corno – ed un peso di 1.000 – 1.600 chili. Gli esemplari maschi hanno dimensioni e peso maggiori degli esemplari femmina. In media i narvali hanno una longevità di 50 anni.

Per quanto riguarda il muso, bisogna dire che questo differisce da quello degli odontoceti, perché è schiacciato. Di solito gli odontoceti hanno infatti un muso schiacciato, assente in questo cetaceo. Bisogna dire poi che la testa è piccola, ovviamente mettendola in proporzione con il corpo massiccio del cetaceo.

Un elemento caratteristico è il dimorfismo sessuale, espressione con la quale si intende che ci sono delle caratteristiche peculiari nei due sessi, che consentono di distinguerli facilmente l’uno dall’altro. Questi animali hanno solo due denti e nel maschio il dente nell’arcata sinistra cresce durante tutta la vita.

La crescita porta alla formazione di una sorta di corno, che consente all’esemplare maschio di raggiungere delle dimensioni molto maggiori rispetto a quelle garantite dal solo corpo. Il dente ha una crescita a spirale ed è appunto tipico dei maschi. Solo in rarissimi casi la crescita continua del dente dell’arcata sinistra si verifica anche nelle femmine di narvali.

Il corno del narvalo può raggiungere anche una lunghezza di 3 metri e può arrivare ad un peso di ben 10 chili. Gli studiosi non sono ancora stati in grado di capire qual è la funzione specifica del corno. Questo viene usato nella fase di accoppiamento per contendersi le femmine e probabilmente anche per scandagliare i fondali, ma ci sono ancora pareri contrastanti a riguardo.

Comportamento del narvalo

Concludiamo con il comportamento del narvalo, per capire come si comporta questo cetaceo quando si trova nel suo habitat naturale. Tendenzialmente i narvali preferiscono vivere in gruppi. Non si tratta però di gruppi numerosi, ma di insiemi di pochi esemplari, che di solito vanno da un minimo di sei ad un massimo di venti narvali.

Si è spiegato prima che ci sono anche delle migrazioni stagionali: nei mesi estivi questi cetacei si spostano nelle zone più meridionali e durante lo spostamento diversi gruppi si uniscono, quindi non è insolito individuare gruppi composti anche da un migliaio di narvali.

I maschi lottano tra loro nel periodo degli accoppiamenti per contendersi gli esemplari femmina. Il corno viene usato allora come arma, infatti sono stati avvistati degli esemplari con i corni danneggiati. I corni guariscono comunque, perché la dentina si riforma (si ricorda che il corno non è altro che un dente a crescita continua).

Sono cetacei inoltre che si immergono molto e che possono raggiungere anche i mille metri di profondità. Queste profondità sono raggiunte solo da pochi altri animali, tra i quali si segnala ad esempio il capodoglio.