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Perché scegliere gli elettrodomestici a basso consumo

risparmio energetico

Chi ha in mente di acquistare una lavatrice, un forno o un frigorifero nuovi può approfittare del bonus elettrodomestici 2018 per beneficiare di una detrazione fiscale, a patto che nel contempo vengano eseguiti anche dei lavori di ristrutturazione edili. Il bonus in questione, infatti, è un’agevolazione destinata solo a chi effettua una ristrutturazione: inserito nella Legge di Stabilità 2018 dopo le polemiche seguite alla sua mancata proroga, fa parte della Legge di Bilancio e può, quindi, essere sfruttato da numerose famiglie. Ma quali sono i destinatari di questa misura?

Il bonus può essere richiesto e ottenuto unicamente dai contribuenti che comprano elettrodomestici e nuovi arredi dopo lavori di ristrutturazione che siano cominciati dopo il 1° gennaio del 2016: così si ha diritto a una detrazione Irpef per l’acquisto di lavastoviglie, frigoriferi, forni e cucine corrispondente al 50%. Attenzione, però, perché gli elettrodomestici in questione devono rispettare dei requisiti particolari: devono, infatti, essere di classe energetica A+ o superiore. Solo per le pompe di calore e per i forni è sufficiente la classe energetica A. Ovviamente, tutti i modelli più recenti immessi sul mercato rispettano queste caratteristiche: non sarà per nulla difficile trovare in commercio elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico.

Tutti i dettagli sul bonus

Come si vede, quindi, il vantaggio economico che deriva dall’acquisto di un frigorifero o di qualsiasi altro elettrodomestico a basso consumo è duplice: da un lato si può essere certi di beneficiare di un prodotto che permetterà di risparmiare sulla bolletta, mentre dall’altro lato la metà della spesa sostenuta per il suo acquisto verrà rimborsata, anche se nell’arco di dieci anni. Il bonus elettrodomestici 2018 è previsto solo nel caso in cui vengano acquistati degli elettrodomestici, dei bagni, degli arredi fissi nuovi (come per esempio una cucina in muratura o un armadio), dei mobili (come per esempio un divano o un materasso per il letto) o delle pompe di calore destinate a rimpiazzare i vecchi scaldacqua dopo un intervento di ristrutturazione edilizia.

Come detto, l’agevolazione fiscale corrisponde a una detrazione del 50%: non si tratta di uno sconto di cui si usufruisce nell’immediato, quindi, ma semplicemente di un rimborso dilazionato negli anni. La detrazione è del 50% non solo per gli elettrodomestici, ma anche per i mobili e per gli arredi, mentre arriva al 65% per le spese relative agli interventi che sono finalizzati a favorire il risparmio energetico, a condizione che riguardino le parti della casa in cui è stata avviata una ristrutturazione edilizia. Il limite di spesa previsto è di 10mila euro, che vanno a sommarsi alla soglia massima di 96mila euro che spettano per le ristrutturazioni straordinarie e ordinarie. L’importo totale viene, quindi, suddiviso in dieci rate, tutte con lo stesso importo, che verranno rimborsate di anno in anno. La nuova Legge di Bilancio 2018 ha prorogato il bonus elettrodomestici fino al 31 dicembre del prossimo anno.

I beneficiari del bonus

Il bonus elettrodomestici può essere richiesto da tutti i contribuenti che sono tenuti a pagare l’imposta sul reddito delle persone fisiche: non solo i proprietari degli immobili, ma anche gli affittuari, gli usufruttuari, i soci di cooperative, i titolari di contratti in comodato d’uso, le società semplici in accomandata semplice, gli imprenditori individuali e le imprese familiari (in questi ultimi due casi, solo se l’immobile non è adibito a uso strumentale). La detrazione Irpef del 50% entro la soglia massima di 10mila euro di spesa detraibile spetta non solo a chi risiede in Italia, ma anche ai residenti all’estero. Non solo: il bonus può essere richiesto anche dai coniugi o dai parenti entro il terzo grado che convivono con il proprietario dell’immobile in questione.