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Torre dell’Orso: La leggenda, cosa vedere e i piatti tipici salentini

torre dell'orso

Nella Marina di Melendugno, in Provincia di Lecce, vi è un lembo di costa dai richiami suggestivi, uno scorcio azzurro di mare impareggiabile, custodito da due faraglioni dalla storia leggendaria. Si tratta della località di Torre Dell’Orso la quale, a partire dal nome, è già leggenda.

LA QUERELLE SULLA DENOMINAZIONE

Come mai questo luogo incantato nel Sud Italia ha preso il nome di Torre Dell’Orso? Tante sono le ipotesi ed alcune effettivamente alquanto fantasiose. La più probabile riguarda l’antica denominazione della località, poi cambiata nel tempo, ossia Torre Sant’Orsola, poiché spesso alle Torri venivano assegnati nomi di Santi. Si suppone però che ci si potrebbe riferire alla foca monaca o che originariamente la terra appartenesse ad un padrone con quel cognome.

Tuttavia, la versione più irreale ma che più piace ed alletta è quella secondo la quale le rocce forgiate dal vento raffigurino il profilo di un orso. Pensate che il vento e la salsedine cambiano continuamente l’aspetto di quelle rocce così fortunate da trovarsi in uno dei paradisi marini più incantevoli e visitati d’Italia, bandiera Blu per quel mare di un azzurro così intenso che non si può descrivere senza guardarlo.

La leggenda dei faraglioni

Le località più suggestive e magiche da sempre alimentano e sono circondate da storie e leggende. I due faraglioni della località di Torre Dell’Orso, in effetti, impersonerebbero, in realtà due sorelle sfortunate ed unite da una sorte tragica, legata proprio a quel mare che tanto amavano e desideravano osservare e vivere. Secondo la leggenda, una delle due sorelle, infatti, ammaliata dai profumi che il suo mare emanava ed inebriata dal suo aroma unico, salì sulla roccia più alta dalla quale si gettò ma, una volta, in acqua, temette per la sua vita. La sorella, ovviamente, si gettò nella vana speranza di salvarla ma la corrente era così forte che inghiottì entrambe le belle fanciulle nella sua morsa mortale, destinandole allo stesso tragico destino, il tutto sotto l’occhio di un pescatore che le vide trasformarsi nei due meravigliosi faraglioni di Torre Dell’Orso.

Cosa vedere a Torre Dell’Orso

La spiaggia lunghissima e caraibica, lunga ben 800 metri, regala momenti unici agli amanti del mare. Da un lato e dall’altro, è cinta da due altissime scogliere. Proprio la torre non ha un alto valore storico, ma un tempo era un punto importante per gli appostamenti che riguardavano l’arrivo di nemici turchi e saraceni. Meravigliosa è la grotta di San Cristoforo, un tempo dedicata alle preghiere al Santo dei viaggiatori. Sono state ritrovate tracce storiche di queste orazioni scritte all’interno della grotta che risale al IV secolo a.C. Sempre in zona i bambini possono divertirsi nei Giardini del sole, una zona a loro dedicata con attrezzature in mezzo alla natura. A Roca Vecchia, Melendugno, vi è anche la suggestiva Grotta della Poesia con insenature dentro altre insenature, per godere appieno della bellezza naturalistica del Salento.

I cibi tipici del Salento

Il Salento è da sempre patria di buon cibo. Tra i piatti e le specialità che potete assaggiare in Salento e quindi anche nella località balneare di Torre Dell’Orso, vi è il pane di Altamura ed i peperoncini ripieni. Un piatto tipico sono i cicatelli, una pasta lavorata a mano, condita, di solito, con carne e verdure. E’ possibile assaggiare anche i bocconotti (dolci di pasta frolla, ripieni di miele, cioccolato, pappa reale, marmellata, nutella). Esistono anche nella versione salata. Un piatto molto particolare si chiama gnummareddi, involtini di interiora stretti in budelli di capretto o agnello più prezzemolo e semi di finocchio.

La località di Torre Dell’Orso concilia il turista col buon mare, il sole e la buona cucina del Salento, in un’avventura rilassante e ristoratrice a contatto con la natura.

immagine torre dell’orso via www.torredellorso.com