Se nella tua vita hai coltivato almeno una volta le patate, allora hai molto probabilmente avuto a che fare con la dorifora, un coleottero molto diffuso nel nostro Paese e proveniente dal Messico. Trattasi di un insetto molto dannoso e molto difficile da contrastare. Dopo 3 anni di coltivazione di un piccolo appezzamento di patate, e dopo diversi tentativi, ecco come finalmente ho trovato il modo per eliminare la dorifora delle patate, con 3 rimedi naturali consentiti nella lotto biologica.
In questo articolo vi spiegherò come ho fatto a contrastare la dorifora, utilizzando un procedimento meccanico e due prodotti consentiti in agricoltura biologica. Prima di raccontarvi tutto ciò, è però dovuta una piccola premessa. Cercherò infatti di farti conoscere un po’ meglio questo coleottero molto fastidioso per gli amanti dell’orto.
Come riconoscerla
La dorifora è inconfondibile. Riconoscere le uova, le larve e gli adulti è infatti molto semplice.
Le uova della dorifora: Le uova sono molto piccole e raggruppate sotto le foglie della pianta colpita. Sono di colore giallo e possono occupare uno spazio che varia tra i 3 mm e il centimento, dipendentemente dalla quantità di uova della covata.
Le larve della dorifora: Le larve hanno dimensione 10-15 mm, a seconda della maturità dell’insetto, e sono di colore arancio-rossastro con una doppia fila di turbecoli nerastri ai lati del corpo.
La dorifora in fase adulta: Gli adulti hanno notevoli dimensioni (10-12 mm) e presentano dieci linee nere sulle elitre giallo-aranciato. Inconfondibile e non simile ad altri insetti presenti nell’orto.
L’uomo e la dorifora, una lotta continua
Da quando questo insetto ha cominciato a rappresentare una grave minaccia per la coltivazione della patata, l’uomo ha provato a combatterle in tutti i modi. In America, verso la fine del 1900, quando la presenza della dorifora ha iniziato a causare seri danni alle coltivazione della patata, l’uomo ha messo in pratica una serie di interventi, più o meno efficaci per contrastarla. Inizialmente si operava con la raccolta manuale degli insetti, poi si è provato ad inserire i tacchini (ghiotti di dorifora) nei campi di patate, ed infine, con l’inizio del secolo e con l’arrivo della chimica, con l’intervento di pesticidi.
Quali piante attacca la dorifora e perchè è cosi dannosa
La dorifora attacca prevalentemente le patate, ma non disdegna affatto le melanzane. In generale, può comunque essere presente su tutte le piante della famiglia delle solenacee (melanzane, peperoni, pomodori, patate, peperoncini, bacche di goji).
La dorifora si ciba delle parti verdi delle piante, fino a causarne, se non fermate, la completa defogliazione e quindi la morte. Se il tuo intervento è tempestivo e la pianta ha ancora molte foglie non mangiate, allora può essere che ci sia speranza di recuperarla, anche se con tutta probabilità non sarà più produttiva al cento per cento.
Le uova e il ciclo biologico della dorifora
Come detto sopra, le uova sono di colore acceso e si trovano quasi sempre sotto le foglie. Una femmina, la cui vita è di circa 4 o 5 settimane, riesce a deporre dalle 300 alle 500 uova ed è in grado di emettere una secrezione adesiva in grado di fissarle alla lamina fogliare. 700 m corrispondono alla massima capacità di spostamento degli adulti di dorifora su terreno nudo
Nei mesi invernali difficilmente ti capiterà di notare delle dorifore nel campo. Gli esemplari adulti riescono ad interrarsi fino a 50 cm di profondità nel terreno, dove svernano in tutta tranquillità. In primavera, con i primi caldi, gli adulti emergono dal suolo e iniziano sia la loro attività trofica sulle piante che l’accoppiamento e l’ovideposizione.
3 Rimedi naturali contro la dorifora
La raccolta manuale: E’ importante iniziare ad ispezionare le piante di patate e melanzane sin dalla nascita della piantina. Prima si interviene e meglio è, prima che sia troppo tardi. Se la presenza della dorifora diventa massiccia, allora si abbassano le speranze dell’efficacia dei trattamenti. Munisciti dunque di guanti e ispeziona tutte le piante, almeno una volta al giorno e rimuovi manualmente tutte le dorifore.
Presta attenzione a raccogliere tutte le dorifore in fase adulta, quelle in fase larvale, e a schiacciare tutte le uova che trovi. Quanto tempo ci vuole per ispezionare tutte le piante manualmente? Una volta che ti sei fatto l’occhio, ci impiegherai solo 5 secondi per ispezionare una pianta. Ricorda bene che le uova sono sempre sotto le foglie!
L’olio di Neem è conosciuto per le sue innumerevoli proprietà, ed è proprio per questo motivo nel corso del tempo è stato definito come insetticida naturale per eccellenza. Questo olio è riconosciuto come ammesso tra i prodotti utilizzabili nel disciplinare per la coltivazione in regime di agricoltura biologica.
- Nome botanico: Melia azadirachta
- Usi comuni: popolare nei trattamenti per unghie, piedi e come ingrediente repellente per insetti
- Varietà di oli: la collezione di oli vettori è disponibile in diversi formati per soddisfare le vostre esigenze; che tu acquisti per te, per un amico o per una persona cara, troverai il prodotto...
L’olio di Neem è un ottimo prodotto e molto efficace contro la dorifora della patata. Oltre che ad allontanare gli insetti è capace anche di rallentare lo stimolo dell’ovodeposizione, quindi gli insetti producono meno uova.
Come si usa l’olio di neem sulle piante? Dovete preparare una soluzione con 100 ml di olio di Neem, 100 ml di alcool etilico e 10 litri di acqua tiepida. La soluzione ottenuta sarà in quantità sufficiente per trattare una superficie di circa 10 mq. L’operazione dovrà essere ripetuta ogni 15 giorni, fino al momento in cui la disinfestazione sarà completata.
Attenzione perchè la soluzione tende a “slegarsi”, dovrete quindi tenere agitato di continuo il vostro flacone. La soluzione con olio di Neem che avete creato deve essere data sulle foglie da trattare sotto forma di nebulizzazione e dovrà essere fatta quando il sole è in fase calante, in quanto il suo principio attivo è fotosensibile.
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Non solo dorifora. Nell’orto è possibile utilizzare l’olio di neem contro 14 tipi funghi e insetti come acari, afidi e pidocchi. Al momento l’ho provato solo sulle piante di patate e melanzane e devo dire che sembra funzionare molto bene. Devo ancora provarlo per altri tipi di insetti o acari.
Bacillus thuringiensis: Per combattere la dorifora possiamo utilizzare degli insetti antagonisti che mandano via la dorifora. Tra gli insetti antagonisti della dorifora troviamo il Bacillus thurigiensis, usato per il controllo delle giovani larve dei coleotteri.
Ammetto che non conoscevo prima questo thuringiensis, mi è stato consigliato da un amico coltivatore biologico della Valle Imagna. Sono rimasto stupito dalla sua efficacia e anche quest’anno sono ricorso al suo utilizzo per intervenire sul mio campo di patate.
Questo è un ottimo metodo che permette di interrompere il ciclio biologico della dorifora. Agisce sulle larve per ingestione e le induce a smettere di nutrirsi. La morte sopraggiunge dopo 4-5 giorni. Applica il bacillus nelle ore serali, effettuando un abbondante bagnatura della chioma.
Come per l’olio di Neem, il bacillus non fa miracoli. Se siete intervenuti in tempo, farà sicuramente un buon lavoro sulle larve, ma dovrete comunque intervenire manualmente per eliminare le dorifore adulte.