L’isola di Pasqua o Rapa Nui è un’isola dell’Oceano Pacifico che si trova al largo della costa del Cile ed ha origine vulcanica. Il suo nome è dovuto al fatto che fu scoperta nel giorno di Pasqua del 1722 dall’ammiraglio olandese Jacob Roggeveen che approdò per la prima volta su questa striscia di terra immersa nel Pacifico e fino a quel momento mai segnalata su una carta geografica.
Storia ed origini di questa isola
Secondo gli studi archeologici l’isola di Pasqua fu popolata tra l’800 ed il 1200 d.C. ed era caratterizzata da una popolazione che viveva in piccoli villaggi diffusi lungo la costa. Grazie ai reperti archeologici si è compreso che gli abitanti dell’isola di Pasqua avevano un livello culturale piuttosto elevato per quell’epoca.
Gli abitanti avevano infatti inventato la scrittura pittografica detta rongo rongo che ancora oggi non è stata ben decifrata. Avevano inoltre costruito dei santuari conosciuti come HAHUS e delle enormi statue in pietra dette Moai.
Quando nel 1772 gli europei approdarono per la prima volta sull’isola si trovarono di fronte ad una popolazione di soli uomini. Per motivi di sicurezza , donne e bambini venivano nascosti nelle grotte sotterranee. Purtroppo con l’arrivo degli europei e con il successivo traffico degli schiavi la popolazione si ridusse drasticamente a causa della diffusione di alcune malattie.
Per cosa è famosa l’isola di Pasqua?
L’isola di Pasqua deve la sua notorietà alla presenza di numerosi resti archeologici tra cui circa novecento statue in pietra dette Moai. Si tratta di statue di tufo la cui altezza varia dai 2.5 metri ai 10 metri a parte una di 21 metri che però non è mai stata portata a termine. Il loro peso può raggiungere anche le 85 tonnellate.
I Moai venivano scolpiti a faccia in su all’interno delle cave e venivano successivamente trasportati in piedi all’esterno con l’uso di corde, pali e rulli di legno ricavati dalle palme del luogo. Per la loro realizzazione occorrevano anche alcuni anni di lavoro.
I Moai erano considerati come statue di buon auspicio, fonte di benessere e prosperità per chi li guardava. Proprio per questo motivo erano rivolti tutti verso l’interno dell’isola perché in tal modo avrebbero protetto la terra ed i suoi abitanti.
Rappresentavano divinità, personaggi importanti della comunità e defunti antenati. Oggi le cavità orbitarie di questi monumenti sono vuote ma un tempo avevano le pupille costituite da ossidiana o da corallo bianco.
Un’antica leggenda racconta che sull’isola di Pasqua arrivarono dal cielo i Tangata Manu o uomini uccelli – capaci di volare- il cui capo era il creatore dell’umanità. Un’entità tanto importante da vedere la sua immagine scolpita sulle rocce dell’isola.
I Moai avevano una forza misteriosa che permetteva loro di muoversi. C’erano però due sacerdoti che erano capaci di controllare questa forza. Ma un giorno – improvvisamente- scomparvero e da quel momento non furono più realizzate statue e quelle già in opera non furono più portate a termine.
E’ possibile visitare quest’isola?
L’isola di Pasqua è come un grande museo all’aperto. E’ da considerarsi uno dei luoghi più isolati ma anche più magici ed enigmatici della Terra. Il suo parco nazionale è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO per le sue ricchezze naturali. Un susseguirsi di grotte vulcaniche, vulcani spenti, tunnel di lave ma anche da una costa ricca di baie segrete.
Questo parco può essere visitato e racchiude circa 300 piattaforme cerimoniali dette AHU ed oltre 900 statue conosciute come Moai. Tutte le statue hanno origine dalle pendici del vulcano Ranu Raraku tranne gli occhi ed il cappello che provengono dalla cava vicino ad Hanga Roa. L’isola di Pasqua rappresenta un luogo senza tempo ricco di fascino e magia, famoso per i suoi aspetti naturali ma anche per la sua storia fatta di tanti misteri ed incertezze.
Chiunque desiderasse visitare l’isola di Pasqua deve sapere che si tratta di un territorio non facilmente raggiungibile in quanto molto isolato. I collegamenti per l’isola partono dall’aeroporto del Cile o dalla città di Tahiti ma non sono giornalieri e prevedono uno spostamento della durata di circa 6 ore. Altro aspetto da tenere presente prima di organizzare una vacanza all’isola di Pasqua è che i costi da sostenere partendo dall’Italia sono piuttosto elevati.
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