Milioni di italiani si concedono ogni anno almeno una vacanza, e fra loro tanti sono quelli che decidono di portare con sé i propri animali domestici, evitando così di affidarli ad amici o alle apposite pensioni.
D’altro canto, tanto in Italia quanto negli altri Paesi sviluppati, sono sempre di più le strutture ricettive che si adeguano ad accogliere i nostri amici a quattro zampe, e non sarà difficile trovarne una qualunque sia la destinazione scelta. Resta tuttavia l’ostacolo del viaggio, che potrebbe causare alcuni problemi a chi ha con sé cani o gatti, soprattutto utilizzando mezzi di trasporto pubblici.
La prima alternativa è quella di affidarsi a dei professionisti che si occupano del trasporto di animali all’estero o, in generale, che ben conoscono normative ed accorgimenti quando si tratta di trasportare degli animali qualunque sia la destinazione.
La seconda alternativa è quella di fare in autonomia ma sarà d’obbligo informarsi preventivamente riguardo le normative da rispettare. Se si viaggia in treno o in nave è fondamentale informarsi sui documenti sanitari richiesti dall’operatore in questione, che variano da compagnia a compagnia; solitamente sarà necessario disporre quantomeno del libretto sanitario dell’animale, nonché di un trasportino per gatti o cani di piccola taglia e museruola per i cani più grandi.
Le compagnie aeree applicano parecchie restrizioni riguardo al trasporto di animali in cabina, e pertanto è opportuno consultare attentamente il regolamento del vettore in questione, con particolare riferimento al peso massimo dell’animale comprensivo del suo trasportino.
Le cose si fanno un po’ più complicate quando si parla di trasporto di animali all’estero: in questo caso, bisogna obbligatoriamente disporre del passaporto per gli animali da compagnia, all’interno del quale sono riportate tutte le vaccinazione alle quali l’animale è stato sottoposto, una panoramica sul suo stato di salute ed i dati anagrafici del suo padrone.
immagine cane in treno via shutterstock