Il pistacchio è un albero da frutto che appartiene alla famiglia delle Anacardiacee. I suoi frutti di forma allungata ed appiattita hanno un elevato contenuto calorico e possono essere utilizzati al naturale, tostati o salati ma anche sotto forma di salse, di creme, di gelati o come ingredienti aggiunti ai torroni e ai salumi.
Pistacchio: storia ed origini
Il pistacchio, dal greco pistakian, è una pianta originaria dell’Asia Minore che si diffuse successivamente in Iran, Pakistan, Israele, Libia, Tunisia ma anche oltreoceano in California, Messico e Nuova Zelanda.
Grazie alla sua capacità di adattarsi ai terreni aridi e rocciosi e di resistere a temperature invernali anche di -10° C ed estive di 40°C. In Italia il pistacchio fu portato dagli arabi intorno al X secolo che sbarcarono in Sicilia e cominciarono a coltivarlo soprattutto nelle province di Agrigento e Caltanissetta ma in modo particolare a Bronte, luogo in cui trovò il suo habitat ideale.
Quali sono le caratteristiche della pianta di pistacchio?
Il pistacchio, il cui nome scientifico è Pistacia Vera, è una pianta le cui dimensioni possono raggiungere anche i 12 metri a che generalmente si ferma a 5-6 metri di altezza, con una chioma di circa 5 metri di diametro, costituita da foglie lunghe 10-20 cm.
Ha una crescita molto lenta e può vivere fino a 300 anni. Si adatta a vari tipi di terreno ma preferisce quelli ben drenati e profondi con un ph compreso tra 6 ed 8, generalmente ad un’altitudine tra i 300 e gli 800 metri.
Si tratta di una specie dioica nel senso che presenta piante con fiori femminili e piante con fiori maschili che non fruttificano ma il cui polline è necessario per fecondare le piante dai fiori femminili. Ha un ciclo biennale per cui si ha un’alternanza di produzione con anni di carica ed anni di scarica.
I frutti del pistacchio sono raggruppati in piccole drupe di forma ovale e ricoperte da una buccia di colore verde-rossastro. All’interno del guscio si trova il seme, propriamente detto pistacchio, di colore verde brillante e ricoperto da una sottile pellicina di colore bruno-violaceo.
Le proprietà nutrizionali dei pistacchi
I pistacchi sono semi oleosi generalmente raggruppati tra la frutta secca ma con caratteristiche chimiche e nutrizionali ibride e pertanto non inquadrate nei sette gruppi della tabella degli alimenti. Ciò dipende dal fatto che non rientrano nel terzo e quarto gruppo degli amidacei perché sono poveri di carboidrati complessi, nel sesto e settimo gruppo della frutta e verdura perché sono poveri di acqua e di vitamina A e C mentre hanno un alto contenuto di vitamina B.
Non fanno inoltre parte del quinto gruppo poiché pur essendo ricchi di lipidi apportano un contenuto calorico di 2/3 inferiore rispetto a quello appartato dagli alimenti di questo gruppo. In altri termini i pistacchi sono alimenti molto energetici, ricchi in ordine decrescente di lipidi, protidi e glicidi che non contengono colesterolo ma sono ricchi di fibre, vitamine del gruppo B idrosolubili e Sali minerali.
Come può essere utilizzato il pistacchio?
Il pistacchio è un alimento ricco di antiossidanti particolarmente energetico e molto versatile che può essere utilizzato per la realizzazione di ricette sia dolci che salate. Il suo uso in cucina risale a più di 5.000 anni fa in Assiria e Babilonia.
Attualmente i piatti con i pistacchi sono diffusi in tutto il mondo per la preparazione di una varietà di pietanze che vanno dall’antipasto al dolce. Secondo i nutrizionisti l’uso regolare di una dozzina di pistacchi al giorno apporta ¼ del fabbisogno giornaliero di vitamina B6, riduce il rischio di cancro e rallenta il processo di invecchiamento.