Le placche in gola sono un riscontro frequente nella popolazione generale e si possono presentare in pazienti di tutte le età. Generalmente le placche compaiono sulle tonsille o nelle zone limitrofe e si presentano come delle vescicole di piccoli dimensioni e di colore giallastro o biancastro.
Sintomi placche in gola
Per quanto riguarda i sintomi delle placche in gola, i pazienti possono avere un quadro clinico molto variabile. In genere tutti lamentano difficoltà a deglutire e dolore durante il passaggio del bolo. La sensazione dolorosa è determinata dallo stimolo fisico in una zona infiammata.
Alla difficoltà al momento della deglutizione si possono associare numerosi altri sintomi. Febbre, tosse, mal di testa, congestione nasale, arrossamento della gola e alitosi sono i principali. Non tutti questi sintomi e segni devono essere presenti per forza contemporaneamente, alcuni pazienti potrebbero infatti avere anche solo le placche in gola, senza altri sintomi associati.
In gran parte dei casi i sintomi sono di lieve entità e si risolvono senza trattamento al risolversi della causa determinante le placche. Talvolta però possono diventare di intensità moderata o alta e richiedere un trattamento specifico per evitare che influiscano sulle attività della vita quotidiana.
Placche: quali sono le cause?
La sintomatologia che accompagna le placche varia a seconda della causa scatenante, motivo per cui è importante conoscere le cause delle placche alla gola. Generalmente il riscontro di placche sulle tonsille o nelle aree circostanti è un segno di un’infezione in atto.
Una delle cause più frequenti è la tonsillite, patologia caratterizzata da un’infiammazione delle tonsille dovuta all’infezione da parte di virus o batteri. L’agente patogeno più frequente è lo Streptococcus pyogenes, il quale va escluso in diagnosi differenziale per impostare correttamente la terapia. La tonsillite da streptococco si tratta con gli antibiotici, quella virale invece non necessita di trattamento, ma ci si può limitare a tenere il paziente sotto osservazione per controllare l’evolversi dell’infezione.
Le placche in gola potrebbero essere determinate anche da un’infezione fungina, che determina la formazione di afte orali. In questo caso l’agente eziologico principale è la Candida albicans. Trattasi di un fungo che fa parte della flora commensale orale e che può dare manifestazioni patologiche in particolare negli immunodepressi, oppure a seguito di alterazioni della composizione della flora orale. Ad esempio per utilizzo di puff di cortisone.
Un’altra possibile causa è la faringite. Come per la tonsillite, anche in questo caso l’agente eziologico più frequente è lo Streptococcus pyogenes: se viene confermata l’origine batterica dell’infezione, le linee guida stabiliscono di dover proporre al paziente una terapia antibiotica.
La mononucleosi
Un’infezione virale che può determinare la comparsa di placche alla gola è la mononucleosi, causata dal virus di Epstein-Barr. Conosciuta anche come malattia del bacio per la trasmissione principalmente attraverso la saliva, la mononucleosi si presenta spessissimo con delle placche con pus, localizzate sulle tonsille ed attorno ad esse. I pazienti lamentano inoltre stanchezza, mal di testa e spesso hanno anche la febbre.
Non va dimenticata infine la possibilità che le placche siano dovute ai cosiddetti calcoli tonsillari, formazioni di natura varia che possono sorgere nelle cripte tonsillari. I tonsilloliti possono essere formati da muco, residui di alimenti, batteri e leucociti. In corrispondenza di queste formazioni si viene a creare l’ambiente ideale per la proliferazione batterica e ciò porta ad un netto aumento del rischio di infezioni.
Rimedi naturali e terapia
La terapia delle placche in gola dipende dall’agente eziologico dell’infezione. E’ fondamentale capire se si tratta di un’infezione batterica o virale, perché nel primo caso si dovrà procedere con la terapia antibiotica, nel secondo caso invece si fa una terapia sintomatica. Questa è utile per alleviare i sintomi del paziente. Solo in alcune condizioni specifiche si interviene con una terapia farmacologica specifica anche in caso di infezione virale.
Sono disponibili anche dei rimedi naturali, il cui scopo è alleviare la sintomatologia. Si consiglia di fare dei gargarismi con acqua e limone, oppure con acqua e sale. Anche i prodotti a base di eucalipto sembrano poter dare dei benefici, perché contribuiscono a sciogliere il muco. Si ricorda che i rimedi naturali non hanno effetto sulle infezioni batteriche e che bisogna seguire le indicazioni del medico, per evitare che l’infezione non si risolva e che la situazione peggiori.