Chiunque desideri occuparsi dei propri malanni fisici e mentali attraverso pratiche naturali può decidere di affidarsi al Reiki. Si tratta di una disciplina spirituale basata sull’utilizzo delle energie che vengono trasferite dalle mani di chi pratica il Reiki al paziente.
Riequilibrando le energie vitali attraverso tale pratica di medicina alternativa è possibile curare numerosi disturbi di diversa origine e natura. L’energia delle mani sarebbe infatti in grado di guarire rivitalizzando le cellule, disintossicando l’organismo, riducendo il dolore fisico e consentendo al paziente di raggiungere un perfetto equilibrio energetico dal punto di vista fisico e mentale.
Le origini del Reiki
La disciplina del Reiki ha le sue origini in Giappone. Nasce grazie al suo maestro fondatore Mikao Usui che a partire dal 1992 inizia a praticare questa disciplina convincendosi progressivamente che si tratti di un’ottima tecnica di autoguarigione.
Il maestro fondatore decise di occuparsi dello studio di una tecnica che permettesse alle persone di ritrovare la propria salute mentale, fisica e spirituale. Meditando ed entrando in stretto contatto con la natura, nel giro di poco tempo comprese che per ottenere questo risultato avrebbe potuto sfruttare i flussi di energia, canalizzandoli e successivamente trasmettendoli attraverso le mani.
Come funziona questa disciplina?
Prima di sottoporsi ad una seduta di medicina alternativa ed accostarsi a questa pratica olistica è importante chiedersi come funziona il Reiki. La risposta a tale interrogativo è che il Reiki è un trattamento basato sullo sprigionamento dell’energia dalle mani di chi lo pratica al corpo di chi vi si sottopone.
Lo scopo della pratica consiste nel garantire totale pace e benessere interiore al paziente. Si parte dal principio che quando l’energia vitale è bassa ci si sente stanchi ed affaticati. Per tale ragione è fondamentale reintegrarla attraverso la messa in pratica di questa disciplina.
Pratica del Reiki: la suddivisione in livelli
La pratica del Reiki si suddivide in tre livelli a seconda della competenza dell’operatore. Il primo livello viene definito Shoden e consiste nella semplice trasmissione dell’energia attraverso le mani. Chi pratica il Reiki appoggia le proprie mani nella zona in cui desidera canalizzare l’energia vitale.
Il Chuden è il secondo livello ed in tal caso è necessario che l’operatore sappia canalizzare meglio la propria energia, riuscendo addirittura a inviarla a distanza abbattendo in confini del tempo e dello spazio.
Il terzo ed ultimo livello viene definito anche livello master e si suddivide a sua volta in due sottolivelli. L’Okuden è il terzo livello praticante mentre lo Shinpiden è il terzo livello master, ovvero quello dell’insegnante.
Quali sono i benefici del Reiki?
Un quesito importante cui dare risposta è quali sono i benefici del Reiki. Chi pratica il Reiki sostiene che questo metodo riesca a produrre numerosi effetti positivi sulla salute e sull’organismo. Garantisce depurazione, rivitalizzazione delle cellule e guarigione da alcuni disturbi fisici e psicologici.
L’energia vitale introdotta nell’organismo del paziente ha l’importante funzione di rivitalizzarlo, rinvigorendolo e garantendogli un recupero energetico fisico e mentale. In caso di sindromi dolorose queste risulterebbero alleviate.
Altro beneficio di questa pratica è la disintossicazione che si ottiene mediante espulsione delle tossine di scarto e introduzione di energia nuova e positiva, capace di fornire nuova vitalità all’organismo.
Quanto costa un trattamento Reiki?
Nel nostro paese il Reiki è considerato un’ottima tecnica di medicina alternativa alla quale molte persone si accostano. Viene praticato da strutture ed operatori privati ed il prezzo può variare a seconda dell’operatore o della struttura alla quale ci si rivolge.
Quando ci si chiede quanto costa un trattamento Reiki la risposta è che non c’è un prezzo fisso in quanto questa pratica è difficilmente quantificabile dal punto di vista monetario dato che l’energia non è un bene economicamente valutabile.
Il prezzo varia dunque a seconda dell’operatore e del suo grado di esperienza. Un operatore Reiki di primo livello avrà certamente un tariffario più basso rispetto ad un operatore di secondo o terzo livello. Il prezzo sale qualora venisse richiesta la messa in pratica della disciplina a distanza.