Per il trattamento dei sintomi derivanti da reazioni allergiche viene utilizzato l’antistaminico. Una classe di farmaci utilizzata per il trattamento di allergie stagionali, allergie alimentari e forme di allergia agli acari della polvere.
Sul mercato sono disponibili in diverse soluzioni e possono essere somministrati sotto forma di colliri, creme, compresse, capsule, soluzioni orali o spray nasali. E’ bene scegliere il formato più adatto a seconda della localizzazione e dell’intensità dei sintomi derivanti dalle reazioni allergiche.
Cos’è l’antistaminico
L’antistaminico è un farmaco usato per il trattamento dei sintomi che derivano da allergie. Il suo meccanismo d’azione consiste nel blocco dell’istamina. E’ la sostanza che il sistema immunitario produce nel momento in cui l’organismo entra in contatto con l’allergene a cui è ipersensibile.
Il contatto con l’allergene al quale si è ipersensibili determina la comparsa di diversi sintomi tra cui starnuti, tosse, fiato corto, lacrimazione abbondante, eritemi cutanei. Al verificarsi di queste reazioni bisogna assumere degli antistaminici.
Come assumerlo nel modo corretto
A seguito della comparsa di sintomi derivanti da processi allergici è bene iniziare l’assunzione di un antistaminico. Per acquistare l’antistaminico più adatto alle proprie esigenze sarebbe opportuno chiedere consiglio al medico di fiducia o al farmacista, nonostante vi siano alcuni antistaminici che sono farmaci da banco e possono pertanto essere acquistati senza una ricetta medica.
Un professionista saprà valutare i sintomi ed il tipo di risposta immunitaria e consigliare al paziente una delle diverse soluzioni di antistaminico disponibili, individuando quella più adatta per la sintomatologia specifica e per la tipologia di allergene.
Le modalità di assunzione variano a seconda del tipo di antistaminico in quanto ve ne sono alcuni che possono essere assunti anche solo una volta al giorno avendo la capacità di generare un effetto prolungato che può raggiungere le 24 ore di copertura.
La maggior parte degli antistaminici inizia a fare effetto approssimativamente 20-30 minuti dopo l’assunzione ed è in grado di raggiungere la sua massima efficacia in circa due ore. Consultando il foglietto illustrativo sarà possibile leggere tutte le informazioni circa le modalità di assunzione.
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Effetti collaterali dell’antistaminico
Prima di assumere un qualunque tipo di farmaco è bene fare una valutazione di quali potrebbero essere gli effetti collaterali. I più comuni effetti collaterali dell’antistaminico sono stanchezza, sonnolenza, perdita dei riflessi e della concentrazione, vista annebbiata, senso di confusione e problemi di minzione.
Altri possibili effetti derivanti dall’assunzione di antistaminico potrebbero essere l’insorgere di apatia e stati di depressione. Nei bambini sono molto frequenti i cambiamenti d’umore e l’irrequietezza.
Gli antistaminici possono essere responsabili anche dell’insorgere di effetti collaterali a livello gastrointestinale tra cui episodi di stipsi, difficoltà digestive, secchezza delle fauci, nausea e vomito.
Controindicazioni dell’antistaminico
Ulteriore valutazione da fare prima di assumere un antistaminico è capire quali sono le controindicazioni dell’antistaminico. Si tratta di comprendere quali sono i casi in cui sarebbe preferibile non assumerlo e pensare ad una diversa soluzione per combattere le allergie.
Vista la sonnolenza e la stanchezza cui si può andare incontro utilizzando questo tipo di farmaci è controindicato assumere antistaminici prima di mettersi alla guida, oppure prima di utilizzare dei macchinari pericolosi. Se tra gli effetti collaterali dell’antistaminico che si sta assumendo spicca la sonnolenza sarebbe bene farne uso prima di andare a dormire.
E’ sconsigliato l’uso di questo tipo di farmaci per le donne in gravidanza oppure in fase di allattamento al seno. Ancora, visti i problemi di minzione cui si potrebbe andare incontro, è controindicato farne uso se si soffre di un ingrossamento della prostata oppure se si ha a che fare con un’ostruzione della vescica.
La somministrazione di antistaminici è controindicata per quei pazienti che soffrono di disturbi di tipo cardiovascolare oppure di pressione alta. Ancora bisognerebbe preferire non utilizzarli nel caso in cui si dovessero avere problemi al fegato, ai reni oppure alla tiroide.
Se tra gli effetti collaterali vi sono problemi della vista allora è controindicato l’uso di antistaminici a coloro che soffrono di glaucoma, una malattia del nervo ottico che determina una progressiva perdita delle fibre ottiche ed una conseguente riduzione del campo visivo dovuta all’escavazione della papilla ottica.