Gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali a catena lunga che l’organismo non è in grado di produrre da solo. Poiché sono fondamentali è necessario introdurli con la dieta. Questi acidi contribuiscono a mantenere normale la pressione del sangue e i livelli di trigliceridi e favoriscono una buona funzionalità cardiaca.
Esistono tre tipi di acidi grassi Omega 3 che possono essere introdotti nell’organismo con l’alimentazione e più precisamente due sono di origine animale ed uno – conosciuto come acido alfa-linoleico- è di origine vegetale e si trova negli oli vegetali e nell’olio di semi.
Cosa sono gli Omega 3?
Gli Omega 3 sono delle molecole che fanno parte del gruppo dei lipidi, conosciuti anche come acidi grassi essenziali. Non sono prodotti dall’organismo ma devono essere necessariamente introdotti con l’alimentazione.
La loro carenza è difficile da valutare perché non si manifestano segni o sintomi specifici. Gli Omega 3 come tutti gli acidi grassi hanno la capacità di entrare nelle cellule, dove vengono ossidati per produrre energia. Inoltre sono responsabili della fluidità della membrana cellulare perché costituiscono i fosfolipidi contenuti nel cosiddetto mosaico liquido tipico di tali membrane.
Dal punto di vista chimico gli Omega 3 sono lipidi polinsaturi a catena lunga, mai inferiore a tredici unità, caratterizzata dalla presenza di almeno due doppi legami tra gli atomi di carbonio. Gli Omega 3 prendono il loro nome dal fatto che l’ultimo doppio legame è posto sul terzo atomo di carbonio conteggiato a partire dalla fine della catena. Contengono tre diverse molecole e più precisamente l’acido alfa-linoleico o ALA, l’acido eicosapentaenoico o EPA e l’acido docosaenoico o DHA.
A cosa servono questi lipidi vegetali?
Diversi studi hanno dimostrato che gli Omega 3 una volta assunti si localizzano in tutti i tessuti dell’organismo ed in particolar modo a livello del muscolo cardiaco, del tessuto nervoso e della retina. La loro presenza favorisce una riduzione dei livelli di trigliceridi nel sangue e un aumento del cosiddetto colesterolo buono. Inoltre grazie alla proprietà antitromboica riducono il rischio di ictus ed infarto.
Gli Omega 3 oltre alle proprietà cardio e vaso-protettive hanno anche proprietà antinfiammatorie, ipolipidemizzanti e neuroprotettive. Sono infatti utilizzati per prevenire e gestire patologie come il morbo di Alzheimer, la demenza, l’ipercolesterolemia, le patologie cardio-vascolari, le patologie auto-infiammatorie ed auto-immuni come l’artrite reumatoide.
L’ALA è il capostipite degli Omega 3 la cui funzione è quella di mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue. Una volta assunto si converte in EPA ed in DHA; l’EPA contribuisce a mantenere la pressione ed i livelli di trigliceridi nella norma. Il DHA intervenire invece sullo sviluppo e sul buon funzionamento del cervello.
Dove si trovano questi lipidi vegetali?
Gli alimenti di origine vegetale a differenza di quelli di origine animale sono ricchi di ALA e pertanto l’organismo per poter sfruttare i benefici di questi acidi grassi deve convertire l’ALA in EPA e questa a sua volta in DHA.
Gli alimenti vegetali ricchi di ALA sono le noci, le mandorle, la soia, i semi di lino, l’olio di soia, l’olio di semi di lino e l’olio di colza, oltre ai semi di chia ed a tutte le verdure a foglia verde. Un consumo regolare di questi alimenti nelle quantità indicate per il fabbisogno giornaliero è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di Omega 3. Un effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250 mg di EPA e di DHA.
Omega 3 e gravidanza
In gravidanza è fondamentale una corretta assunzione di Omega 3 perché il DHA favorisce un normale sviluppo neuronale e riduce i rischi di deficit neurocognitivi e della neuro trasmissione. La quantità di DHA da assumere durante il periodo della gravidanza è di 100/200 mg al giorno.
E’ fondamentale che la donna in gravidanza aumenti l’assunzione di cibi che sono ricchi di DHA per potere assicurare al feto un giusto apporto attraverso la placenta. Una carenza di DHA potrebbe essere la possibile causa di depressione post parto poiché tale acido grasso ha una funzione importante anche sulla regolazione dell’umore.